L’Associazione Jonas per il volontariato culturale nella Valle di Susa celebra i 20 anni di attività. L’Associazione nasce nel 2004 a Susa (Torino), con lo scopo di supportare il Centro Culturale Diocesano nell’apertura e gestione dei preziosi luoghi che fanno parte della storia e della cultura religiosa della Valle di Susa. Dal dicembre 2022 è regolarmente iscritta al Runts.
L’Associazione ha origine dall’incontro e dal desiderio di alcuni volontari di rendere fruibili al pubblico le quattro sedi del Sistema Museale Diocesano (Susa, Melezet, Giaglione e Novalesa), la Biblioteca Diocesana, l’Archivio Storico, la Cappella di San Lorenzo a San Giorio e le tre Cappelle affrescate di Bardonecchia.
Tra gli obiettivi principali dell’Associazione, in particolare, ci sono la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, religioso e librario della Valle, oltre che dell’intero territorio valsusino in collaborazione con gli altri enti e associazioni locali.
Ogni sede museale, gestita dai volontari, rappresenta un’importante testimonianza della storia e della cultura locali e propone capolavori dell’arte religiosa alpina che vanno dal XV secolo ai giorni nostri. Le cappelle affrescate del ‘400 possono essere considerate come “la Bibbia del popolo”: raccontano, infatti, storie di santi e di mecenati locali sempre affascinanti.
L’Archivio Storico di Susa nasce nel 2000 a seguito della necessità di tutelare, riordinare e inventariare il vasto patrimonio documentario ecclesiastico valsusino. Oggi può vantare oltre 50 fondi, tra cui il Vescovile, il Capitolare e gli archivi parrocchiali, per circa 300 metri di atti datati tra il 1029 e i giorni nostri.
Nell’Archivio e nella Biblioteca i volontari dell’Associazione aggiornano la Sala Riviste, coadiuvano nelle ricerche genealogiche e nelle inventariazioni rapide del patrimonio librario, effettuano piccole manutenzioni e curano l’assistenza in sala studio per i fruitori del patrimonio librario e documentario.
Per info: www.associazionejonas.it
(nella foto alcuni volumi e faldoni conservati nell’Archivio Diocesano)

