20 Luglio 2025

Attività formative catechistiche per l’anno pastorale 2025/2026 e successivi

Il progetto quadriennale per le due diocesi. A Susa si parte il 7 ottobre, a S. Antonino il 15

Le diocesi di Susa e Torino stanno lavorando insieme da due anni per offrire ai catechisti un’unica formazione.

Il card. Roberto Repole, che guida le due comunità diocesane, ha delineato un nuovo itinerario catechistico per l’iniziazione cristiana, articolato su un percorso di 4 anni; le linee programmatiche di questo progetto sono esposte nel documento «ORIENTAMENTI per l’iniziazione cristiana dei ragazzi», mentre le indicazioni concrete per la realizzazione di questo percorso sono state precisate in un altro documento denominato «PROPOSTE per l’organizzazione dell’iniziazione cristiana dei ragazzi».

IL PERCORSO QUADRIENNALE

L’intero progetto si basa su un percorso ideato alcuni anni fa dalla diocesi di Torino e attuato in numerose parrocchie. I principi su cui si basava il «Progetto Tobia» erano:

  • un percorso di iniziazione cristiana portato a termine in quattro anni;
  • una proposta radicata nel territorio;
  • una formazione il più possibile decentrata e capillare, basata su un progetto comune ma elaborata più sulle esigenze delle singole comunità.

Il percorso attuale si basa sugli stessi principi, con alcune differenze:

a) se il Progetto Tobia poteva essere scelto oppure no dalle varie comunità, quello attuale, pur nel rispetto dei tempi di ciascuno, è il percorso voluto dal vescovo, a cui tutte le comunità si debbono adeguare;

b) inoltre si è posta l’attenzione su alcuni temi emergenti che verranno affrontati nella formazione dei catechisti: il rapporto con le famiglie, l’inter-generazionalità, l’inclusività, l’atteggiamento missionario di tutta la catechesi.

Ora si tratta di attuare questo progetto, che richiede un cambiamento di prospettive, di mentalità e anche nuove prassi, che occorrerà seguire, pur nel rispetto dei tempi e delle situazioni delle diverse realtà.

Ovviamente c’è bisogno di formarsi, e di formarsi in modo uniforme. Si è pensato ad una formazione il più possibile decentrata e capillare, che, in un futuro, dovrebbe essere sempre più autonoma e rispondente alle esigenze del territorio.

In concreto, per il 2025-26, si procederà come segue.

  1. l’equipe interdiocesana prepara i sussidi per le varie annate;
  2. i sussidi saranno presentati ai formatori nel corso di una serie di incontri, alcuni in presenza, parecchi on line, nel corso dell’anno pastorale;
  3. i formatori illustreranno i sussidi ai catechisti in una serie di incontri sul territorio.

LA FORMAZIONE NELLA DIOCESI DI SUSA

Per la diocesi di Susa sono previste due sedi: Susa e Sant’Antonino.

I formatori dovrebbero essere idealmente almeno 16 – 8 per ciascuna sede – suddivisi a due a due nei quattro anni (ciascuna coppia di formatori si preparerà su uno dei quattro anni previsti dal percorso).

La formazione dei formatori, sia in presenza sia on line, sarà sempre di GIOVEDÌ (si stanno ancora cercando dei formatori, capaci poi di sostenere gli incontri con i catechisti, e si chiede ai parroci di segnalare persone disponibili).

La formazione dei catechisti nelle due sedi di Susa e Sant’Antonino si terrà una volta al mese nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo:

  • al MARTEDÌ a Susa (il 7 ottobre 2025, il 4 novembre, il 13 gennaio 2026, il 2 dicembre, il 3 febbraio e il 3 marzo)
  • al MERCOLEDÌ a Sant’Antonino (il 15 ottobre, il 12 novembre, il 10 dicembre, il 21 gennaio, l’11 febbraio e l’11 marzo).

In questi momenti verranno distribuiti i materiali e i sussidi per il mese successivo all’incontro.

Per realizzare il progetto, come si è detto, sono necessari apertura mentale e cambio di prospettive. Ma anzitutto, al di là di formazione e programmazione, sarà indispensabile saper costruire relazioni e incontrare le persone nella loro realtà concreta.

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