La chiesa parrocchiale di Chianocco, dedicata a San Pietro Apostolo, è oggetto di un importante intervento di restauro conservativo.
L’intervento riguardante la chiesa che per tanti anni è stata retta dal parroco don Giuseppe Barella, conosciuto come don Pini, e che oggi è amministrata da don Prospero Akpemado con il supporto del connazionale togolese don Justin Chretien Akakpo Koffi Boz, si suddivide in tre campi d’azione.
Per quel che concerne l’allestimento del cantiere, la rimozione del rivestimento interno della chiesa (costituito da elementi in plastica), i ripristini puntuali degli intonaci interni ed esterni, l’intercapedine, i ponteggi esterni, l’invertitore di polarità, la decorazione della facciata e del campanile (del quale saranno da rifare in acciaio zincato anche le scale), i ripristini puntuali del tetto, il restauro del portone d’ingresso e la nuova zoccolatura esterna, le opere sono state affidate alla Borgis Srl per l’ammontare di 141.800 euro.
Il secondo intervento, affidato a Mimesi, restauratrice accreditata, comprende invece il restauro delle superfici murarie interne e i dipinti della facciata principale, più l’assistenza delle decorazioni esterne: una serie di lavori dal costo di 44.800 euro. Va poi considerata anche l’Iva per tutti gli interventi già elencati, per la cifra di ulteriori 18.660 euro.
A tutte queste opere occorre ancora aggiungere la progettazione, la richiesta finanziamenti, la richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza, la direzione lavori, il coordinamento della sicurezza nelle fasi di progettazione ed esecuzione, materia della quale si occupano l’architetto Senore e l’ingegner Monteleone, per altri 30.070,56 euro. Il totale della spesa è pertanto di 235.330,56 euro.
Riguardo alla ripartizione dei finanziamenti, la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha erogato per la chiesa di Chianocco la cifra di 158.845 euro. Importante anche il contributo della Fondazione Crt, che consta di 32mila euro. A carico della parrocchia restano 44.485,56 euro, che occorrerà reperire con tutto l’impegno possibile.
Fonte: «La Valsusa» del 19 giugno 2025

