Il Messaggio dell’Arcivescovo

“PANE NOSTRO”

Cari ragazzi e cari catechisti, animatori  di oratorio, di associazioni, docenti e genitori,

Gesù nella preghiera del Padre nostro ci invita a pregare per un’intenzione molto importante per noi tutti i ragazzi e le famiglie del mondo. Ci sono tanti ragazzi e famiglie povere che necessitano del cibo e questo non solo nei Paesi lontani dell’Africa o dell’America latina dove operano i nostri missionari, ma anche nel nostro Paese e nel nostro territorio della Diocesi di Susa. In Quaresima siamo invitati dalla Chiesa a fare un gesto concreto di carità e di amore verso il nostro prossimo. Tra questi vogliamo in questo anno chiedere a voi ragazzi e alle vostre famiglie di compiere un piccolo sacrificio che parta dal vostro cuore e sia un segno concreto di aiuto  a chi ha bisogno del cibo.

Vi chiedo insomma di mettere in pratica quanto un ragazzo ha fatto per questo scopo rispondendo all’invito di Gesù. Ci racconta infatti il Vangelo che un giorno Gesù vedendo la molta gente che lo seguiva da giorni si accorse che avevano fame. Erano famiglie con tanti bambini e ragazzi. Allora Gesù disse ai suoi amici discepoli: date loro da mangiare,ma essi  ritennero che non era possibile  procurarsi il cibo per tutta quella grande folla  che circondava Gesù e lo seguiva. Un ragazzo allora si fece avanti e disse. Io ho cinque pani e due pesci e li metto a diposizione perché queste persone possano mangiare. I discepoli furono molto meravigliati ma dissero al ragazzo generoso: i tuoi cinque pani sono inutili per sfamare tutta questa gente ce ne vogliono molti e molti di più. Ma Gesù chiamò il ragazzo e si fece consegnare i suoi pani e pesci e li moltiplicò tanto che tutti si saziarono e ne avanzarono ancora molti. Quei pochi pani e  pesci bastarono perché Gesù

moltiplica il bene che facciamo per gli altri e rende possibile ciò che da soli ci sembra impossibile.

Cari ragazzi, vogliamo anche noi, fare un piccolo gesto di amore  e raccogliere un po’ di cibo  per chi ne ha bisogno. Questa iniziativa l’abbiamo chiamata appunto “Pane nostro”. Essa consiste nel decidere un giorno della Quaresima in cui come gruppo del catechismo o di oratorio e associazione ma anche scuole materne ed elementari cattoliche portiamo insieme un po’ di cibo. Gli alimenti che possono essere raccolti, tutti in confezione commerciale integra, riguardano:  pasta, riso, latte UHT, olio, zucchero, alimenti per prima infanzia, scatolame (tonno, conserve e legumi in scatola) … insomma quello che riteniamo importante per far sì che una famiglia e i loro ragazzi possano ricevere il cibo necessario  almeno per un pasto da consegnare alla Caritas della parrocchia che offrirà poi ai poveri che ne hanno bisogno. Non è necessaria tanta roba ma raccogliere insieme quanto ciascuno ritiene di poter dare. Questo sarà il primo miracolo che il Signore ci chiede e lui siamo certi che non ci farà mancare anche a noi il cibo quotidiano di cui abbiamo bisogno. Il gesto del condividere diventa insegnamento educativo anche attraverso l’apporto del catechista, degli animatori e docenti che potrà aiutare i ragazzi a comprendere il significato del gesto e a trasformare i valori della dignità della persona, della solidarietà tra gli esseri umani e la giustizia, della importanza del cibo e del no allo spreco.

E’ difficile? credo di no se come quel ragazzo del Vangelo siamo generosi e diamo al Signore quel poco che abbiamo e lo facciamo con fede  in Lui e con amore verso il nostro prossimo ricordando che ancora Gesù ci dice nel Vangelo: se darai anche solo un bicchiere di acqua da bere o un po’ di pane da mangiare a un tuo fratello che ha fame o sete riceverai in cambio molto di più.

N.B.: Il Parroco, qualora anche qualche scuola comunale o statale desiderasse partecipare prenda contatto con la Caritas Diocesana (tel. 0122.622194) e i docenti spieghino ai ragazzi il senso del gesto perché anche questo rientra nel compito educativo di ogni scuola: quello di  formare gli alunni all’impegno della solidarietà e del bene comune,valori costituzionali primari della nostra cultura.

 

 + Cesare Vescovo, Padre e amico

Quaresima 2020