Quaresima 2020: sostegno alle Missioni San Giuseppe e un’idea buona… come il pane!

In questa Quaresima, iniziata in modo particolare, con la paura di un virus e le conseguenti misure per evitarne il propagarsi, è necessario riprendere in mano il vero senso di questo tempo di penitenza, di preghiera e di carità.

Grazie a due iniziative promosse dalla Caritas Diocesana è possibile farlo.

Quest’anno la Quaresima di Fraternità sosterrà le Missioni delle Suore di San Giuseppe con tre azioni concrete:

  1. Ristrutturazione del tetto dell’Ospedale-Maternità della Missione di Mokali (Repubblica Democratica del Congo);
  2. Creazione di atelier-laboratori di cucito per “ricucire un mondo solidale” nella Missione di Gungu e Kikwit (Repubblica Democratica del Congo);
  3. Contirbuto per l’acquisto di una jeep ambulanza nella Missione di Plateau Bateke (Repubblica Democratica del Congo).

Per i dettagli visitare la pagina relativa, cliccando qui.

Un’altra azione educativa proposta dalla Caritas Diocesana vede come protagonisti i ragazzi che possono concretamente “sporcarsi le mani” per aiutare gli altri, come il ragazzo del Vangelo che consegna a Gesù il pane e i pesci che verranno moltiplicati per saziare la folla. L’iniziativa “Pane Nostro 2020” è veramente un’idea buona come il pane, semplice ed efficace poiché, come afferma l’Arcivescovo Nosiglia nel suo messaggio,

non è necessaria tanta roba ma raccogliere insieme quanto ciascuno ritiene di poter dare. Questo sarà il primo miracolo che il Signore ci chiede e lui siamo certi che non ci farà mancare anche a noi il cibo quotidiano di cui abbiamo bisogno. Il gesto del condividere diventa insegnamento educativo anche attraverso l’apporto del catechista, degli animatori e docenti che potrà aiutare i ragazzi a comprendere il significato del gesto e a trasformare i valori della dignità della persona, della solidarietà tra gli esseri umani e la giustizia, della importanza del cibo e del no allo spreco.

Come si svolge l’iniziativa? Lo spiega sempre il nostro Vescovo:

Essa consiste nel decidere un giorno della Quaresima in cui come gruppo del catechismo o di oratorio e associazione ma anche scuole materne ed elementari cattoliche portiamo insieme un po’ di cibo. Gli alimenti che possono essere raccolti, tutti in confezione commerciale integra, riguardano:  pasta, riso, latte UHT, olio, zucchero, alimenti per prima infanzia, scatolame (tonno, conserve e legumi in scatola) … insomma quello che riteniamo importante per far sì che una famiglia e i loro ragazzi possano ricevere il cibo necessario  almeno per un pasto da consegnare alla Caritas della parrocchia che offrirà poi ai poveri che ne hanno bisogno.

Non è necessario un grande sforzo, ma il vedere nel bisognoso il volto di Cristo. Si chiede mons. Nosiglia:

E’ difficile? credo di no se come quel ragazzo del Vangelo siamo generosi e diamo al Signore quel poco che abbiamo e lo facciamo con fede  in Lui e con amore verso il nostro prossimo ricordando che ancora Gesù ci dice nel Vangelo: se darai anche solo un bicchiere di acqua da bere o un po’ di pane da mangiare a un tuo fratello che ha fame o sete riceverai in cambio molto di più.

Vivere la Quaresima con queste due belle iniziative vorrà dire vivere fino in fondo la carità.

 

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